DOVE

Biblioteca Nazionale Braidense

Via Brera, 28

Milano

17 Dicembre 2017, ore 11:00

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

CHI

maestro preparatore dei cantanti, Loris Peverada
maestro del coro di voci bianche, Dario Grandini

Emma, Laure Kieffer
Mother, Midori Namikawa
Baku, Toshiki Takeuchi
Bambini, Ginevra Cera, Giulia Kitharatzis, Mara Kitharatzis, Chiara Konda, Violante Montano, Rebecca Luoni, Elena Finulli
vibrafono, Stefano Grasso
marimba, Jacopo Melone
arpa, Naja Mohoric
clavicembalo, Tsuyoshi Uwaha
pianoforte, Matteo Silvi
direttore, Marcello Parolini

regia, Kuniaki Ida

maestro alle luci, Angelo Raimondi

Brera, in collaborazione con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, mette in scena, presso la Biblioteca Nazionale Braidense, l’operina Emma and the Blue Baku, di James M. Bradburne. Protagonisti della produzione, con la regia di Kuniaki Ida, sono gli studenti della Claudio Abbado diretti da Marcello Parolini, e il Coro Akses di voci bianche guidato da Dario Grandini. Le musiche sono di Bruce Adolphe. Scene, costumi e apparati video sono curati dall’Accademia di Belle Arti di Brera, Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate e Scuola di Scenografia, con la partecipazione speciale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.

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Il Baku è una creatura mitologica di origine cinese, passata poi alla tradizione giapponese, e considerato un essere benigno, noto per la sua capacità di allontanare il male e divorare gli incubi degli esseri umani. Le immagini della creatura, o il suo ideogramma, erano ornamenti di buon auspicio per gli arredamenti delle camere da letto, e anticamente venivano cuciti in oro sui cuscini delle famiglie nobili.
Il Baku, in Emma and the Blue Baku, è un mostro blu che mangia i sogni con una lunga lingua rossa e ruvida, decisamente spaventoso, ma in qualche modo anche amichevole e affascinante.
Emma è una bambina di 8 anni, volitiva e solitaria.
I suoi sogni sono divorati dal Baku, ma non i suoi incubi, che la creatura blu non può digerire. Nel racconto dell’opera Emma si sveglia di continuo e la madre cerca di farla riaddormentare perché il giorno dopo deve essere pronta per l’esame di matematica. La bambina nel sonno scopre l’esistenza del Baku, nel momento in cui il mostro non riesce a digerire uno dei suoi incubi, e alla fine  arriva a rendersi conto di quanto sia difficile la vita dela creatura blu, proprio per quella strana dieta di sogni. Quando Emma si riaddormenta fa un sogno molto bello in cui comprende l’importanza degli altri: il Baku, nonostante la sua fame, capisce che non può mangiare il sogno più bello della piccola, ​​e proprio quel sogno le fornisce anche le risposte per l’esame di matematica.
L’opera termina con Emma che affronta la prova scolastica con i suoi amici e usa il sogno speciale che Baku le ha lasciato come ispirazione.